Monte Legnone, salita da Sud-Ovest (2)

 

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Uno dei tratti attrezzati lungo il tratto finale della cresta Ovest del Legnone, lungo la quale sale la via pił frequentata al Legnone. E' una bellissima escursione panoramica. Dietro gli escursionisti si vede la piramide del Legnoncino: i puntini bianchi alle sue pendici sono le case di Lavadč, poco sotto il Rifugio Roccoli Lorla, che si raggiunge con una bella strada asfaltata. Dietro al Legnoncino si vede il Lago di Como con le montagne del Lario occidentale oltre le quali, nelle belle giornate, si ammirano il Monte Rosa e i quattromila del Vallese
   
Ancora un'immagine della cresta Ovest del Legnone. In secondo piano si vede il lungo tratto orizzontale che dal bivacco "Cą de legn" (visibile) arriva alla Porta dei Merli. I pendii erbosi alla sinistra sono quelli che occorre risalire dalla Val d'Avano seguendo l'itinerario descritto nella relazione. Pił in basso, la cresta prosegue passando per i prati dove si trova l'Alpe d'Agrogno; quindi si copre di boschi e termina alla sella dove si trova il Rifugio Roccoli Lorla. Oltre questa sella (raggiungibile comodamente in auto), la cresta si alza fino alla cima del Legnincino (m 1711).
   
Ecco una foto (verso Est) che a mio avviso rende benissimo il carattere arioso e straordinariamente panoramico della cima del Legnone. Subito in secondo piano si vede il solco della bella e selvaggia Val Lesina, diviso in due dallo sperone del Monte Pim Pum e del Pizzo Stavello. Oltre le cime della Val Lesina si intravede il solco della Val Gerola, su cui aleggia una candida striscia di nubi. Contro il cielo, in lontananza, si vedono le cime pił alte delle Orobie (Pizzo Di Coca, m 3050, Pizzo Redorta, m 3037, Pizzo Diavolo di Tenda, m 2914).
   
Un'immagine presa dalla cima del Legnone verso Sud-Est con il teleobiettivo da 300 mm. In primo piano, sulla destra, si vede la piramide nera del Pizzo Alto (m 2512), appena sopra la quale si nota il curioso profilo del Monte Valletto (m 2372). Alla sua sinistra si distende il gruppo del Ponteranica, tra la Val Gerola e la Val Brembana. La massiccia montagna che svetta su tutte dovrebbe essere il Pizzo Arera (m 2512), a sinistra del quale, piccolo solo per la distanza, si vede il gruppo delle Presolane, con il profilo verticale dello spigolo Nord.
   
Dalla cima del Legnone, verso NE, lo sguardo č attratto dalle cime della Val Masino, regno del granito. Nella foto (ripresa col teleobiettivo) si distinguono chiaramente, da sinistra, la minuscola Punta Sant'Anna (m 3171), il Pizzo Badile (m 3308), la Punta Sertori (m 3195), il Pizzo Cengalo, (m 3367), la sua Anticima orientale (m 3308), il nevoso Colle dei Gemelli (m 3106), i Pizzi Gemelli (m 3259 e 3221) e la Cima del Passo di Bondo (m 3221). Davanti al Cengalo, si nota la placconata del Pizzo Ligoncio (m 3032).
   
Pił ad Est del gruppo del Badile ecco apparire (riprese ancora con il teleobiettivo) altre cime famose. La foto č dominata dalla massiccia mole del Monte Disgrazia con il Ghiacciaio di Preda Rossa. A sinistra del Disgrazia si distingue bene il Pizzo Bernina (m 4049), il pił orientale dei quattromila alpini, contro cui si confonde la massa del Pizzo Scerscen (m 3971). Un po' a sinistra del Bernina si distingue invece la duplice sommitą del Piz Roseg (m 3920).
   

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