Monte Legnone, salita da Sud-Ovest (3)

 

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Anche questa foto è scattata dalla cima del Legnone, questa volta verso Sud-Est. In primo piano a sinistra si vede la cresta lungo la quale si svolge la prima parte della discesa; segue la cresta percorsa dall'Alta Via della Valsassina fino alla Cima di Moncale (m 2304). Più avanti si nota l'aguzza piramide del Pizzo Alto (m 2512), alla cui sinistra si vede la cima del Monte Rotondo (m 2496). Infine, contro il cielo, sulla destra della foto, si vedono il gruppo del Pizzo di Trona (m 2510) e il Pizzo dei Tre Signori (m 2553).
   
Questa immagine, ripresa con il teleobiettivo, mostra un particolare della foto precedente: vi si vede il tratto terminale della cresta Sud-Est del Legnone lungo cui si svolge la prima parte della discesa. A destra della cresta si vede bene la strada militare della "Linea Cadorna", proprio nel punto in cui passa dalla Val Varrone (a destra) alla Val Lesina (in Valtellina) poco più in alto della Bocchetta Alta del Legnone (m 2340). Oltre la strada si vede il primo tratto dell'esposta cresta che porta alla Cima di Moncale (itinerario che ho descritto in un'altra pagine del sito dedicata al Monte Legnone).
   
Un classico incontro sui sentieri delle Alpi è quello con le capre. Non poteva mancare neanche qui, sul Legnone. La foto è stata scattata sulla strada militare, nel tratto che scende lungo i ripidi pendii erbosi del versante Sud-Ovest della montagna. In realtà quello con le capre non è certo l'incontro più emozionante: nella zona del Rifugio Griera è facile avvistare le marmotte, oppure osservare il gheppio che caccia assumendo la posa dello "spirito santo". Più in alto sono facilmente avvistabili anche gli stambecchi.
   
La strada militare fa parte della "Linea Cadorna", l'insieme di strutture (postazioni per batterie di cannoni, trincee, gallerie, baraccamenti, strade e mulattiere) fatte costruire dal capo di Stato Maggiore dell'esercito italiano (il generale Luigi Cadorna) durante la prima guerra mondiale per contrastare un'eventuale attacco austriaco attraverso la neutrale Svizzera. La linea si estendeva dalla Val d'Ossola al passo dell'Aprica (nelle Orobie) passando per i monti del varesotto e del comasco.
   
Il Rifugio Griera è stato costruito dal Comune di Pagnona nel luogo dove si trovava l'omonimo alpeggio, vicinissimo alla strada militare. Le strade della "Linea Cadorna" hanno uno sviluppo totale di 694 chilometri, di cui 296 di strade camionabili e 398 di mulattiere e carrarecce. Molte di queste strade sono tuttora utilizzate. I custodi del rifugio, come i pastori che caricano gli alpeggi di Vesina e di Campo, ad esempio, possono raggiungere il posto di lavoro abbastanza agevolmente proprio utilizzando questa strada.
   
Ancora un'immagine della strada militare immersa nel bosco (qui siamo a circa 1300 metri di quota). Le condizioni della strada sono varie: fino al Rifugio Griera sono molto buone. Poi, dopo un tratto ancora in discrete condizioni, l'azione del tempo e delle intemperie (oltre alla mancanza di manutenzione) ha lasciato segni anche pesanti (crollo dei muri di sostegno, restringimento del piano stradale, piccole frane). Rimane comunque un percorso molto interessante e abbastanza agevole.

 

NOTA. Le informazioni sulla "Linea Cadorna" contenute nelle didascalie delle foto sono tratte dalla piccola guida dell'ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste della Regione Lombardia) dedicata al Legnone e alla Val Lesina (IL LEGNONE RACCONTA - STORIA, USI E COSTUMI LUNGO I SENTIERI DELLA VAL LESINA).

 

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