Monte Rama - Via "diretta" da Lerca
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Salendo lungo il sentiero della via "diretta". Verso Sud-Ovest, oltre i profili di altre cime dell'Appennino Ligure, lo sguardo arriva fino a Savona e a Capo Noli (Savona è identificabile nella macchia color rosa nella parte alta della foto, quasi contro il margine destro). |
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Ancora durante la salita, guardando verso Nord-Ovest oltre le belle formazioni rocciose che caratterizzano l'ambiente del Monte Rama, vediamo il Monte Sciguelo (1102 m). Alla sua destra si stendono gli ampi pianori erbosi di Prà Riondo (Prato Rotondo), nel cuore del Parco Naturale del Monte Beigua. |
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Questa foto, scattata poco più avanti della precedente, mostra un tratto della bella mulattiera lastricata che si percorre in un tratto dell'itinerario. |
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Il Bric Camulà (818 m) visto dal traverso lungo il versante Sud-Est del Monte Rama. Sui fianchi di questa montagna corrono diverse vie di arrampicata. |
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Ancora una foto scattata lungo il traverso sul versante Sud-Est del Monte Rama. Sullo sfondo si nota la cima del Monte Argentea (1082 m). Il vallone del Rio Lerca (lungo il quale si svolge la discesa proposta nella relazione) scende verso il mare tra il Monte Rama e il Monte Argentea. |
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Dalla parte alta dell'itinerario, guardando verso Sud-Est, vediamo innanzitutto il solco del vallone del Rio Lerca, poi il paese di Lerca e infine il mare, confuso con l'azzurro del cielo. |
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Una bellissima fioritura di margherite nella parte alta dell'itinerario. Ho fatto questa gita nei primissimi giorni di luglio, in una giornata non troppo calda (a Noli, dove trascorrevo qualche giorno di vacanza, la temperatura massima prevista era di 26/27°) e leggermente ventilata. Non è forse l'epoca migliore (primavera e autunno sono sicuramente da preferire), ma mi ha permesso di godere di una magnifica fioritura. |
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Ancora fiori lungo la via "diretta" al Monte Rama. In basso a sinistra si vede un magnifico Giglio rosso o Giglio di San Giovanni. |
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Primo piano del Giglio rosso della foto precedente. La ripresa ravvicinata consente di ammirare la grande bellezza di questa pianta spontanea delle nostre montagne (Alpi e Appennini). |
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Una delle due piccole croci di ferro sulla cima del Monte Rama (alla base della croce si nota la cassetta di metallo con il libro di vetta). |
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L'altra croce del Monte Rama. Sullo sfondo, verso Est, oltre la seconda cresta e al centro della foto, si può vedere Genova. |
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In discesa lungo l'ampia cresta che dal Monte Rama si dirige verso Ovest-Nord-Ovest. Oltre la piccola cima rocciosa (innominata) si vede il Monte Beigua (1287 m), sulla cui cima si trovano moltissimi ripetitori. |
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Un pino piegato e modellato dal vento poco prima di raggiungere il Colle Sud del Bric Rosunnou. Sullo sfondo si vede ancora il Monte Beigua. |
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In discesa lungo il vallone del Rio Lerca, poco dopo la Fonte Spinsu, dove si passa accanto ad una seconda grande pietraia (la prima si attraversa poco prima di arrivare alla sorgente). |
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Il guado del Rio Lerca (sul masso a destra si nota il segnavia). |
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Un'immagine del vallone del Rio Lerca, lungo il quale si svolge la via di discesa descritta nella relazione. Si può notare il carattere selvaggio dell'ambiente. |
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