Monte Tovo
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L'immagine raffigura tutta la parte alta dell'itinerario di salita, dall'Alpe Trotta alla cima del Monte Tovo. Si vede molto bene l'intaglio della Bocchetta di Finestra e, alla sua destra, il profilo del pendio (non è una vera e propria cresta) che si sale per raggiungere la vetta. A destra della cima del Monte Tovo si nota la prima parte della cresta Sud, lungo la quale si svolge la discesa. |
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Dalla Bocchetta di Finestra si gode una bella vista verso Nord: oltre i monti della Valle del Cervo e, più in lontananza, oltre quelli della Valle di Gressoney (Lys), si alzano i 4000 del gruppo del Monte Rosa, dal Castore, a sinistra, ai Lyskamm, al centro, alla Punta Gnifetti, a destra. |
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Dalla cima del Tovo, verso Ovest, la vista è dominata dalle montagne della conca di Oropa. In primo piano, segnato dall'ombra scura di una nube, si vede il Monte Camino (2390 m), dietro al quale si confondono tra loro le cime della Barma (2384 m), del Monte Rosso (2374 m) e del Mars (2600 m). Sulla sinistra, tra le due nubi, si nota il Mucrone (2325 m). Sulla destra, la cima che si vede dovrebbe essere la Punta Lej Long (2326 m). |
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Ancora un'immagine ripresa dalla cima del Monte Tovo, ma questa volta verso Nord-Ovest. Oltre le cime che dividono la Valle del Cervo dalla Valle di Gressoney (Lys), si alzano i profili rocciosi della Becca Frudiera (a destra - chiamata anche Mont Nery, 3075 m), della Becca di Vlou (3032 m - al centro) e della Becca Torché (3016 m - a sinistra). Si tratta di montagne molto belle, raggiunte da lunghi itinerari escursionistici, ma anche da interessanti vie di roccia. |
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Verso Sud, ancora dalla cima, si può osservare tutto il percorso di discesa: il dosso della cresta Sud, il pendio erboso che scende verso sinistra fino al Gias Comune, il bosco che si deve attraversare per tornare al Delubro. Ma l'attenzione è attratta soprattutto dal grande complesso del santuario di Oropa. |
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Il Gias Comune (chiamato Ghiaccio Comune sulla cartina dell'IGC) e il santuario di Oropa. Di quest'ultimo la foto mette in evidenza tutto il complesso: il Prato grande, gli edifici di epoca barocca con la Chiesa vecchia (costruita all'inizio del Seicento) e l'imponente Chiesa nuova, consacrata nel 1960. Sul dosso a destra del santuario, si nota l'ultima cappella del Sacro Monte, dedicata all'Incoronazione di Maria. Infine, sulla destra della foto, si può notare il più grande dei parcheggi presenti nei pressi del santuario. |
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