Monte Tovo

(Alpi biellesi - Piemonte)

Escursionismo

 

SCHEDA TECNICA

DISLIVELLO: 980 m

DURATA: 2,20 ore la salita; 1,30 ore la discesa

DIFFICOLTA': E

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: settembre 2007

 

La conca di Oropa, sopra Biella, è un posto dove torno sempre volentieri. Le montagne che la circondano mi hanno visto molto spesso camminare e qualche volta arrampicare sul bel granito di cui sono composte (vedi ad esempio, in questo sito, la Cresta dei Carisey al Monte Mars). Certo non è un posto selvaggio o solitario: il grandioso santuario mariano che la rende famosa è meta, tutte le domeniche, di centinaia di pellegrini e turisti; la funivia che sale al Lago del Mucrone facilita la frequentazione di molti itinerari e l’afflusso di molte persone; il paesaggio è segnato dalla presenza, vicino al Lago del Mucrone, degli edifici di Oropa Sport (una piccola stazione sciistica). E tuttavia a me questo posto piace: forse perché me ne sono innamorato tanti anni fa e mi è entrato nel cuore; forse anche perché da queste cime si gode, quando i vapori delle risaie non salgono troppo in alto, un bel panorama: a Sud si stende a perdita d’occhio la pianura piemontese, verso Nord lo sguardo è attirato da una bella sfilata di quattromila, dal Cervino al Monte Rosa; forse perché molti itinerari (come capita in tante altre parti delle Alpi) non sono poi così battuti e consentono, comunque, belle escursioni.

 

Qui propongo un percorso ad anello che ha come meta il Monte Tovo (2230 m). Non è un’escursione impegnativa, si svolge su sentieri segnalati ed evidenti e non affronta un gran dislivello. Ha il vantaggio di tenersi un po’ in disparte rispetto alla zona dove arriva la funivia e quindi di essere un po’ più “tranquilla”. Il panorama è forse inferiore a quello del Mucrone o del Mars, ma ha una particolarità: la vista dall’alto del santuario di Oropa è davvero eccezionale. Forse il vero motivo di questa proposta è proprio questo: fornire l’occasione di conoscere quest’angolo della spiritualità alpina (accanto al santuario ci sono anche un Sacro Monte e un cimitero monumentale) carico di storia e di significati anche per chi non condivide i valori della fede cristiana.

 

ACCESSO STRADALE. Da Biella (che si raggiunge lasciando l’autostrada Milano-Torino al casello di Carisio, se si viene da Milano, o di Santhià, se si viene da Torino) si sale, seguendo le indicazioni, a Oropa e all’omonimo santuario (1180 m circa). Dietro di esso, passando davanti alla stazione della funivia, si prende la strada che sale alla galleria di Rosazza e scende in Valle del Cervo. Quasi subito, presso un tornante a circa 1250 m, si incontra il Delubro, curiosa imitazione di un rudere antico, da dove parte l’itinerario. Non c’è un vero parcheggio, ma ci si arrangia sui bordi della strada. I posti non sono molti: eventualmente si può lasciare la macchina più in basso, oppure partire direttamente dai parcheggi dietro il santuario.

 

ITINERARIO: A destra del Delubro si prende una larga stradina lastricata con grosse pietre (segnavia D13); i cartelli indicano, tra le altre mete, il Lago del Mucrone e il Rifugio Coda. La stradina sale nel bosco, lascia sulla destra la deviazione per il Gias Comune (da cui si scenderà al termine dell’escursione), poi quella per la ferrata “Nito Staich” e giunge, oltrepassato il rio Trotta, alla radura dell’Alpe La Pissa (1440 m), ormai ridotta a pochi ruderi. La stradina prosegue, ma la segnaletica invita ad abbandonarla: subito dopo il torrente, si sale a destra per tracce e, presso ciò che resta delle case, si prende una bella mulattiera lastricata che sale con molti tornanti lungo il fianco destro orografico della valle. Sulla nostra destra si staglia il Monte Tovo con in evidenza anche la lunga cresta Sud che, almeno in parte, verrà percorsa durante la discesa. A quota 1680 m circa si incontra il bivio per l’Alpe Trotta; si abbandona la mulattiera che sale fino al Rifugio Rosazza e al Lago del Mucrone e si segue, a destra, il sentiero segnalato (segnavia D32) che raggiunge l’Alpe Trotta (1810 m). Qui arriva da sinistra il sentiero (segnavia D32b) che proviene dal Rifugio Rosazza.

 

Dall’Alpe Trotta l’itinerario prosegue nel vallone, prima con molti tornanti, poi con un traverso a destra che porta alla Bocchetta di Finestra (2043 m), da dove si può già ammirare un bel panorama verso i quattromila, dal Cervino al Monte Rosa, che si alzano sopra i profili dei monti della Valle del Cervo e della Valle del Lys. Dalla bocchetta, volgendo a destra, si prosegue lungo il sentierino che sale sempre ben segnalato, supera qualche metro su elementari roccette e raggiunge la croce della vetta (ore 2,20 dal Delubro), presso la quale sono stati costruiti cinque grandi ometti.

 

La discesa si svolge dapprima lungo la facile cresta Sud del Monte Tovo, erbosa e larga, un po’ ripida solo all’inizio, percorsa da una discreta traccia segnalata (segnavia D14). Dopo circa 20 minuti, a quota 1900 m circa, il sentiero abbandona la cresta e scende a sinistra lungo un ripido pendio erboso fino alle baite del Gias Comune (1535 m). Qui il sentiero si perde nel prato e i segnavia non sono chiarissimi. Si deve scendere diritti sotto le case, poi si ritrova il sentiero che, più marcato ed evidente, traversa a destra, passa sotto le placche attrezzate del “Settore Gias Comune” e scende a riprendere la stradina lungo la quale, volgendo a sinistra, in pochi minuti si torna al Delubro, concludendo il bel giro (ore 1,30 dalla cima).

 

 

Visita al Santuario di Oropa, al Sacro Monte e al Cimitero minumentale:

Il Santuario di Oropa

Il Sacro Monte e il Cimitero monumentale

Le sculture del cimitero monumentale

 

Per informazioni sul santuario si può far riferimento al sito ufficiale:

www.santuariodioropa.it

 

 
 
 
 

BIBLIOGRAFIA:

IGC (istituto Geografico Centrale): IVREA-BIELLA e Basse Valle d'Aosta, Carta 1:50.000 [su questa cartina l'itinerario è segnato solo parzialmente]

Filatura di Chiavazza, CARTA DEL BIELLESE (Nord-Ovest primo foglio), Carta 1:25.000 [su questa cartina l'itinerario è segnato in modo dettagliato; per informazioni su come acquistare la carta ci si può rivolgere all'editore, Filatura di Chiavazza, via Milano 160, 13069 Vigliano Biellese (BI) tel. 015.811345]

 

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