Pizzo Tignolino

 

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Uno sguardo dal sentiero che sale alla Costa dei Bagnoli sulla prima parte dell'itinerario: sulla sinistra, tra i prati, si vedono, ben allineate, le belle case dell'Alpe Campo; alla loro destra, quasi al centro della foto, si nota il prato dell'Alpe Parpinasca. Sullo sfondo, oltre la piana della Val d'Ossola, si alzano le montagne della Val Divedro e della Valle Devero.
   
Dal lungo traverso che collega la Costa dei Bagnoli al Passo di Basangrana lo sguardo incontra innanzitutto i prati e i boschi dell'ampio vallone percorso dal Rio Margologio. Al centro della foto si osserva l'ampia radura dell'Alpe Sassoledo, famosa per i suoi massi cosparsi di incisioni rupestri. Sullo sfondo appaiono le montagne della Val Vigezzo.
   
Il Pizzo Tignolino visto dalla Colma di Basangrana con in evidenza la cresta Est lungo la quale si svolge la salita. A destra della cima un'articolata cresta rocciosa raggiunge la punta Nord del Tignolino (più bassa). La foto mette in evidenza la facilità della cresta che sale alla cima: soprattutto si notano le caratteristiche della prima parte del percorso: la cresta è larga ed erbosa; inoltre è percorsa da una traccia evidente che rende più facile il cammino.
   
Ancora il Pizzo Tignolino con la cresta Est: qui si osserva da vicino la seconda parte della salita, dove emergono le rocce: all'inizio si può ancora procedere facilmente lungo il filo, alla fine bisogna tenersi un po' a sinistra dello stesso, sul margine superiore della pietraia che scende dalla cima. Dalla cima, verso sinistra, si vede invece la cresta Sud, lungo la quale si svolge la discesa che ho proposto nella relazione: all'inizio è quasi pianeggiante, ma aerea e in qualche punto esposta, poi, via via, diviene più facilmente percorribile.
   
Dalla cima del Tignolino verso Sud: in primissimo piano l'inizio della cresta che scende al Passo dei Tre Uomini, poi la verde piramide la Testa di Menta. A destra di questa cima si nota il Pizzo Desen con la cresta orizzontale che lo collega alla Testa del Parise. Contro il cielo si notano altre cime della Val Grande: a sinistra il Pizzo Proman (in parte avvolto dalle nubi); a destra della Testa di Menta la cima più alta è il Pizzo della Rossola.
   
L'Alpe Menta, che si raggiunge in discesa dal Passo dei Tre Uomini. Qui si incontra il sentiero segnalato che viene dall'Alpe Ragozzale, uno dei luoghi mitici della Val Grande.
   
L'Alpe Rina, con le sue belle baite di pietra chiara. L'Alpe sorge in un luogo molto panoramico ed è caratterizzata dalla presenza di una sorgente di acqua freschissima e da un bivacco realizzato dagli Alpini di Trontano ristrutturando una delle baite. Sopra la casa in secondo piano si osservano la cresta che scende dalla Punta Pisoni e il colletto presso l'Alpe Nava dal quale bisogna passare per scendere all'Alpe Pieso e quindi a Faievo dove si conclude il circuito proposto nella relazione.
 

 

 

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