Seconda tappa: da Lierna a Varenna - Variante bassa

(Sentiero del Viandante - Lario orientale/Lombardia)

 

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SCHEDA TECNICA

DISLIVELLO: 655 metri

SVILUPPO: 9,4 km

DURATA: ore 3,30

DIFFICOLTA': E

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: aprile 2010 (ulteriore parziale aggiornamento: ottobre 2010)

 

Dalla stazione ferroviaria di Lierna (m 225), oltrepassati i binari mediante il sottopassaggio, si prende l’uscita per via Parodi e, grazie a una breve rampa, si raggiunge una vietta asfaltata; si gira a sinistra lungo questa stradina che subito svolta a destra e sale, trasformandosi in largo sentiero, fino a raggiungere via Manzoni, larga e asfaltata. Si gira a destra e, in leggera discesa, si raggiunge in breve via della Libertà all’altezza di una curva. Si gira a sinistra in via della Libertà e la si segue per un centinaio di metri, fino a incontrare, sulla sinistra, la piccola via Genico. Salire lungo questa via (cartello e cartelli dei sentieri 71 e 72 per l’Alpe di Lierna), al termine della quale una scalinata immette su una strada asfaltata fiancheggiata a destra da un filare di cipressi (siamo nei pressi del Seminario Clarettiano). Seguire questa strada verso monte e raggiungere un bivio; andare a sinistra (cartello) per incontrare subito un altro bivio. A destra sale la variante alta (cartello), che porta a Varenna attraverso Ortanella. A sinistra parte la variante bassa (cartello), che segue un sentiero fiancheggiato a destra da un muretto. Lungo questo sentiero si raggiunge un bivio. Si va a destra fino ad alcune case dove si incontra una stradina asfaltata: si scende verso sinistra (cartello) fino ad uno stop tra le case di Giussana. Senza oltrepassare lo stop, si gira a destra nella stretta e corta via Regoledo (cartello) che diventa subito un sentiero ed esce dalle case raggiungendo uno spiazzo sotto un alto muraglione di cemento. Una corta salita sterrata sulla sinistra (cartello) immette su una strada asfaltata che si segue verso sinistra fino ad incontrare, dopo poche decine di metri, un sentiero che si stacca sulla destra e sale nel bosco. Seguire questo sentiero (cartello; si trova anche il cartello indicatore dell’itinerario 74 che sale a Ortanella e col quale il sentiero del Viandante coincide fino a Coria). Più avanti, presso un rudere a destra del sentiero, si trova un incrocio (m 270): andare diritti (numerosi segnavia dell’itinerario 74). Il sentiero prende a salire più decisamente e raggiunge uno sperone roccioso dove si trova un tavolino per la sosta (m 330 circa – posizione molto panoramica). Continuando a salire si raggiungono le cascine di Nero (m 380 circa); quindi si traversa la Valle della Pianca e si raggiunge la Valle della Boggia che si risale ripidamente sul versante sinistro orografico (destro salendo); la si traversa quindi verso Nord per raggiungere (dopo aver superato un breve tratto su terreno ripido) i boschi di castagni che precedono la radura di Coria. Con salita meno ripida si raggiunge un bivio proprio all’inizio della radura, dove si trovano le case di Coria (m 780 – ore 1,40 da Lierna).

 

Il sentiero 74 prosegue diritto verso Ortanella (da qui si può anche raggiungere la variante alta del Sentiero del Viandante, come indica anche il cartello in loco). La variante bassa tiene la sinistra (cartello) e, dopo un breve tratto, entra nella profonda Val Vacchera, il cui fianco sinistro orografico è qui particolarmente ripido. Il sentiero è stretto e richiede un po’ di attenzione (una corda fissata a una serie di paletti funge da corrimano verso valle); superato il fondo della valle il sentiero si raggiunge un terreno più dolce e, nel bosco, si scende ai ruderi di Roslina (m 682). Si continua a scendere a sinistra (cartelli) fino a un ponte di legno (m 540 circa) che permette di superare il fondo di una piccola forra. Ora il percorso si fa molto bello e panoramico; per un buon tratto si percorrono traversi e leggere discese. Una discesa più decisa conduce quindi ad un bivio (m 330 circa - il cartello è attualmente abbattuto): si sale a destra e, dopo un breve tratto piuttosto ripido (corrimano in corda), si raggiunge un lungo tratto pianeggiante che si tiene a circa 370 metri di quota e procede verso Nord (a sinistra, qualche decina di metri più in basso, passa la superstrada). Lungo questo tratto si attraversa anche la zona sconvolta dalla frana del gennaio 2010, sistemata con grandi reti paramassi tra le quali si passa agevolmente. Oltrepassate le reti, ignorare una deviazione che si abbassa a sinistra e, più avanti, passare sopra l'ingresso delle gallerie della superstrada; subito dopo (cartello) si risale di nuovo brevemente e quindi (cartello) si continua a traversare verso Nord. Ad un bivio (cartello) si tiene la sinistra e, continuando a procedere verso Nord, si passa sopra la sorgente del Fiumelatte (che si vede spumeggiare più in basso) e si raggiunge un altro bivio (m 290 circa – vedi nota 1). Si va a destra (cartello) e si percorre un lungo tratto fiancheggiato a destra da un bel muretto a secco in vista di Varenna. Si passa a monte del cimitero e, per una scalinata, si scende alla strada asfaltata che conduce al cimitero stesso (m 260 circa). La si segue (cartello) verso Varenna per breve tratto, fino a incontrare una strada asfaltata che sale a destra (cartello) verso il Bar/Ristorante Eremo Gaudio. Si sale lungo questa strada e, davanti all’ingresso del Bar/Ristorante, si prende sulla sinistra una scaletta di ferro che porta all’inizio di un bel sentiero panoramico lungo il quale (cartello), salendo verso sinistra, si raggiunge Vezio in Piazzetta Belvedere (m 360 circa). Da qui, a sinistra, si entra in via al Castello e si raggiunge il Castello di Vezio (uno dei più belli del Lario) passando per la piazzetta dove si trova la chiesetta di Sant’Antonio abate. Per scendere alla stazione di Varenna o per proseguire lungo il Sentiero del Viandante bisogna scendere (gradini) poco sotto la piazzetta, incontrando subito un bivio: a destra si prosegue lungo il Sentiero del Viandante verso Bellano (cartello), a sinistra si prende una stradina pedonale acciottolata (cartello turistico per Varenna e Olivedo) che scende direttamente a Varenna; entrati tra le case, si incrocia via della Croce; la si segue verso destra e, dopo una curva a sinistra, si raggiunge la strada provinciale (via Venini); si gira a destra e, superato il torrente Esino, si svolta a destra in via per Esino; poco dopo, seguendo le indicazioni, si prende a sinistra via dei Platani e si raggiunge la stazione ferroviaria (m 240 circa) seguendo il percorso pedonale (15 minuti da Vezio; ore 1,50 da Coria; ore 3,30 da Lierna)

 

NOTA 1. Da questo bivio sono possibili due brevi ma interessanti digressioni. La prima conduce in pochi minuti alla sorgente del Fiumelatte: al bivio si va a sinistra lungo un bel sentiero pressoché pianeggiante che conduce all’area attrezzata nei pressi della grotta da cui esce lo spumeggiante corso d’acqua.

La seconda digressione conduce al Baluardo, un piccolo spiazzo erboso circondato da cipressi posto sopra uno sperone roccioso in posizione molto panoramica verso il lago e Varenna. Al bivio si va a destra verso Varenna ma, dopo una ventina di metri, si segue una deviazione sulla destra e si sale ripidamente (50 metri di dislivello) fino a raggiungere in pochi minuti il Baluardo.

 

NOTA 2. All'inizio di questa tappa è possibile percorrere una variante che permette di visitare (a Lierna) il piccolo ma interessante borgo di Castello. Dalla stazione ferroviaria di Lierna si scende verso la provinciale del lago, ma, fatti pochi passi, si prende a destra via Ducale (asfaltata ma via via più stretta), che corre parallela alla provinciale passando tra giardini e ville (alcune di origine ottocentesca). Raggiunto un incrocio, si gira a sinistra (cartello turistico per la Riva Bianca), si traversa la provinciale, si imbocca via San Francesco (acciottolata) e si raggiunge il lago: girando a destra si arriva a Castello (10 minuti dalla stazione). Una volta visitato il piccolo borgo, si segue, verso Nord-Est, la Riva Bianca; raggiunta la provinciale, la si traversa e la si segue verso sinistra per un brevissimo tratto. Dopo una cappelletta si prende a destra via del Ronco (a gradoni - placchetta del Sentiero del Viandante). La stradina passa sotto la ferrovia e, superata la casa del Ronco, diventa un sentiero acciottolato che sale stretto tra due muretti a secco. Si raggiunge così il Sentiero del Viandante all'incrocio presso il rudere (m 270 circa - 10 minuti da Castello). Girando a sinistra si prosegue per Nero, Coria e Varenna come indicato nella relazione. Questa variante (a parte il tempo dedicato alla visita di Castello) non implica un allungamento sostanziale della tappa.

 

Al termine di questa tappa è senz'altro da consigliare una visita al castello di Vezio e a Varenna, che presenta diversi motivi di interesse artistico e ambientale tra cui la chiesa di San Giorgio, Villa Monastero e i suoi giardini.

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 

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