Prima tappa: da Chiavenna a Isola

(Via Spluga - Lombardia/Canton Grigioni)

 

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SCHEDA TECNICA

DISLIVELLO: 930 m in salita

SVILUPPO: 19,5 km

DURATA: ore 6,15

DIFFICOLTA': T/E

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: dati tecnici: agosto 2012; dati logistici: luglio 2014

 

Attenzione. Nella primavera del 2011 è stata introdotta una variante che, dal centro di Chiavenna, permette di raggiungere la Via Spluga evitando di allungare il percorso (tutto su strade asfaltate) fino all’abitato di Mese. Nel 2013 la variante è stata allungata fino a San Giacomo Filippo , passando nei pressi delle case di Uggia, perché il sentiero della Via Spluga è minacciato dalla grossa frana della Val Genasca. Attualmente (2014) il tracciato originale che passa per Mese non è ancora percorribile, mentre si possono seguire entrambe le varianti. La descrizione delle due varianti si può leggere aprendo la pagina che la contiene. Per informazioni sulla situazione del percorso si può consultare il sito della Via Spluga o telefonare al Consorzio per la promozione turistica della Valchiavenna (0343.37485).

 

Dalla stazione di Chiavenna (333 m) imboccare Viale G. Matteotti e raggiungere Piazza G. Bertacchi (Municipio sulla destra). In fondo alla piazza girare a sinistra in Via F. e G. Dolzino e raggiungere Piazza R. Pestalozzi. Traversarla e prendere sulla destra Via P. Bossi che, dopo aver superato il Fiume Mera, raggiunge la rotonda cui arrivano tutte le strade principali che convergono su Chiavenna. Prendere la seconda via a sinistra (Via Alessandro Volta) che porta a Mese e seguirla lungamente verso Sud-Ovest, uscendo da Chiavenna. Subito dopo aver superato il Torrente Liro (siamo nel comune di Mese) prendere a destra Via San Mamete che entra tra le case e raggiunge un incrocio: girare a destra in Via Scandolera e seguirla a lungo inoltrandosi in Valle Spluga. Poco dopo essere diventata sterrata, Via Scandolera presenta uno slargo sulla sinistra (parcheggio), subito dopo il quale compie un tornante a sinistra (390 m; 40 minuti dalla stazione di Chiavenna). Andare diritti (stradina sterrata) fino a un vicino bivio con una cappella. Prendere il sentiero che entra nel bosco a destra, sotto la cappella (mancano i cartelli; ci sono dei segnavia gialli sui sassi). Si incontra subito un ponte dopo il quale c’è un bivio: a destra va una variante della Via Spluga che scende a Chiavenna. Si va a sinistra e si prosegue nel bosco verso Nord. Dopo un ponte oscillante c’è un altro bivio: si continua diritti (a destra c’è una variante della Via Spluga che torna a Chiavenna). Poco più avanti c’è un altro bivio: salire a sinistra un breve ripido tratto (gradini) e poi continuare più dolcemente fino alle prime case di San Giacomo Filippo (515 m; ore 1,40 da Chiavenna).

 

Lungo la via asfaltata raggiungere verso Nord uno Stop, andare a sinistra sempre su strada asfaltata (sul lato sinistro ci sono le cappelle di una moderna Via Crucis) e al primo bivio abbassarsi a destra verso il Santuario di San Guglielmo (cartelli). Dal santuario salire a sinistra (gradini) e, passando tra le case, raggiungere di nuovo la strada asfaltata che si segue per breve tratto. La si abbandona per riprendere il sentiero sulla destra che all’inizio corre parallelo alla strada stessa, poi si immerge di nuovo nel bosco e arriva a un bellissimo ponte di pietra (Ponte della Folla). Poco più avanti, a un bivio, si procede sulla destra (a sinistra si sale alla frazione San Bernardo) dapprima in piano e poi in salita per raggiungere la stazione di pompaggio dell’Oleodotto del Reno (675 m), oggi non più in funzione. Dietro la casa del guardiano si riprende il sentiero che prosegue verso Nord. Più avanti una salita più ripida ci porta ai grandi castagni e alle case abbandonate di Vallesegna, in prossimità del Santuario di Gallivaggio. Si raggiunge l’incrocio (795 m) con l’itinerario “Mezza Costa delle Lepontine” che, verso sinistra sale a Filigheccio e a San Bernardo. Si va a destra e si raggiunge la cappella di Sant’Antonio (da cui si vede il Santuario di Gallivaggio); poco più avanti, passato su una passerella un torrente (in secca ad agosto 2012), si raggiunge il bivio per il santuario stesso (790 m; ore 1,20 da San Giacomo Filippo; ore 3 da Chiavenna).

 

Lasciato a destra il sentiero per il santuario, si procede verso Nord raggiungendo una zona con vegetazione più rada, dove il sentiero si perde un  po’; seguendo i segnavia si raggiunge, verso Ovest, un grosso masso da cui si torna a procedere verso Nord raggiungendo una zona di  castagni e grandi massi (molto bello). Di là dal torrente ci sono le case di Lirone. Più avanti, sempre tra castagni e grandi massi, si arriva all’altezza di Cimaganda (su alcuni massi si vedono le tracce di magnesite lasciate dagli appassionati di bouldering, attività che a Cimaganda ha un interessante sviluppo proprio per la presenza di una notevole quantità di grandi macigni). Si traversa il ponte su una lunga passerella sospesa (900 m c.a) e si sale alle case di Cimaganda. Procedendo verso Nord sulla stradina asfaltata, si raggiunge un trivio: andare a sinistra lungo la stradina asfaltata che attraversa verso Nord tutta la bellissima Piana di Vho, fino all’omonimo gruppetto di case (930 m), dove termina in un parcheggio. Passando davanti alle case si va a prendere un sentiero che, verso destra, si avvicina al torrente e poi prosegue verso Nord entrando di nuovo in un boschetto. Si arriva quindi in vista di Campodolcino: il sentiero si allarga a stradina e si abbassa leggermente fino alla riva occidentale del piccolo bacino artificiale di Prestone. Si raggiungono le case di Fortarezza  e si procede lungo la stradina asfaltata  fino al ponte al termine del lago (1060 m; ore 1,20 dal bivio per il Santuario di Gallivaggio; ore 4,20 da Chiavenna).

 

Da qui ci sono due possibilità: continuare lungo la riva destra idrografica del Torrente Liro (soluzione più sbrigativa) oppure passare dall’altra parte del torrente e attraversare Campodolcino. Descrivo questa seconda alternativa: traversato il ponte, si gira a sinistra e si segue una sterrata parallela al torrente fino a una sorta di bivio. Si tiene la destra e si prosegue in leggera salita raggiungendo e percorrendo l’argine del Torrente Rabbiosa fino a incrociare la strada statale che attraversa il paese. Si prosegue lungo il Torrente Rabbiosa seguendo la strada per Fraciscio fino al cosiddetto “ponte romano”. Si gira a sinistra, si attraversa il ponte (bello), quindi si piega a sinistra e poi a destra in Via Acero, si passa davanti al cimitero e, lungo Via Sant’Antonio, si raggiunge la piazzetta dove si trova il Mu.Vi.S (Museo della Via Spluga e della Val San Giacomo). Si è poi di nuovo sulla strada statale (Via Corti) e la si segue verso destra fino al primo bivio: si prende a sinistra Via del Crotto. Al suo termine, quasi all’incrocio con la strada provinciale per Isola, si gira a sinistra in Via San Sisto e si arriva di nuovo al Torrente Liro, che si passa su un bel ponte pedonale di legno (qui arriva, da sinistra, la variante che evita l’attraversamento di Campodolcino). Si gira a destra lungo il torrente e si arriva sulla strada asfaltata per Starleggia, presso un’area giochi e il camping (1080 m c.a; 40 minuti dal Lago di Prestone; ore 5 da Chiavenna).

 

Traversata la strada per Starleggia, la si lascia a sinistra per seguire la stradina sterrata che prosegue accanto al campeggio e raggiunge alcune case. Da qui si continua su sentiero (a destra si ha il Torrente Liro) fino a incrociare la strada provinciale per Isola. Girare a destra, tornando indietro lungo il ponte sul torrente (1105 m c.a); al termine del ponte continuare a sinistra sul sentiero che ora percorre, sempre verso Nord, il lato opposto della valle. Si guadagna gradualmente quota finché, a circa 1200 metri, inizia una ripida salita (gradini e tornanti; alcuni brevi tratti protetti da una ringhiera) che conduce all’altezza della diga del Lago di Isola. Si traversa una parete rocciosa (esposto; ringhiera) e si raggiunge la casa dei custodi (1250 m c.a). Una scalinata si abbassa alla stradina di avvicinamento percorrendo la quale, lungo la sponda orientale del lago, si raggiunge la strada provinciale. Si prosegue in leggera discesa a sinistra e, prima di passare il ponte sul Torrente Liro, si gira a destra e poi a sinistra su un ponte più stretto che porta dentro il paese di Isola nella piazzetta dietro l’edificio della centrale elettrica (1250 m c.a; ore 1,15 dal campeggio di Campodolcino; ore 6,15 da Chiavenna).

 

Santuario di Gallivaggio. Si raggiunge con una breve deviazione dal percorso della Via Spluga. E' aperto tutti i giorni dalle ore 7,30 alle ore 19,00

 

MUSEO DELLA VIA SPLUGA E DELLA VAL SAN GIACOMO. Orari di apertura: Luglio e agosto, tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e dalle ore 16,00 alle ore 18,00 (il sabato e la domenica l'apertura al mattino è alle ore 10,00). Negli altri mesi dell'anno, tutti i giorni (tranne il lunedì, giorno di chiusura) dalle ore 9,00 alle ore 12,00. Il sabato anche dalle ore 16,00 alle ore 18,00. La domenica mattina l'apertura è alle ore 10,00.

Ingresso: 4,00 €; ridotto: 2,00 €; bambini sotto i 6 anni: gratis.

(aggiornamento dati 2013)

In ogni caso, per informazioni, telefonare alla Segreteria: 0343.50628

 

CHIAVENNA è una bella cittadina ricca di attrattive; eccone alcune:

Il centro storico

La Collegiata di San Lorenzo e il Museo del Tesoro

Il Mulino Moro di Bottonera e i quartieri della zona orientale

Il Parco Paradiso e il Parco delle Marmitte dei Giganti

 

Paesi della Val San Giacomo:

San Giacomo Filippo

Lirone e Cimaganda

Campodolcino

Isola e Montespluga

 

 
 
 
 
 
 

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